Finalmente ho trovato in biblioteca *L'odore dell'India* di Pier Paolo Pasolini. È il risultato del viaggio che Pasolini fece con Alberto Moravia ed Elsa Morante in India nel lontano 1961.
È un libro vecchi, Longanesi, 2000 lire, un libro puzzone, di quelli che la bibliotecaria mi va a prendere in magazzino.
L'ho divorato, è un libro che si legge in un morso.
È carico di entusiasmo e umanità, di vita e di umori, di odori e rumori.
Lo sguardo che Pasolini lancia sull'India di cinquant'anni fa ha lo stesso languido innamoramento che ho avuto io.

Pasolini girovaga ramingo di notte, quando il suo igienico compagno di viaggio dorme, osserva l'umanità stracciona che dorme a contatto con la terra, e sente.
"(...) sento la vita di un altro continente come un altra vita, senza relazione con quella che io conosco, quasi autonoma, con altre sue leggi interne, vergine."