Diario di viaggio.

foto flick
















Siamo al Krishna Balarama Mandir, Iskcon temple.
Per la prima volta sento raccomandazioni di comportamento, come comportarci, come non perderci o come non farci abbindolare da qualcuno.
Allora siamo davvero in un'altra condizione rispetto al Rajastan? No, solo che questo è il tempio che raccoglie le spoglie del fondatore degli Hare Krishna ed è molto affollato.

Siamo in anticipo, noi enfant terribile ci mettiamo a sedere tra la folla, contagiate dal batter le mani. Molti vestiti di arancione, tra loro anche molti occidentali. Il ritmo cresce e il tempo passa veloce.

Alle 20.00 inizia la puja: la gente infuria!
Balli, canti, saluti, non risparmiano nessuno, bambini compresi. Arriviamo sotto palco, il luogo dove viene celebrata la funzione, e prendiamo al volo, su suggerimento entusiasta delle persone accanto a noi, un po’ di fuoco sacro, che il sacerdote dispensa ai fedeli. Quasi come ad un concerto rock, come delle vere groopys! …ma ci trascinano via, il tempo è passato e noi fans della funzione religiosa - di qualsiasi tipo o credenza - non ce ne siamo accorte. Per completare la giornata, buchiamo anche una gomma… ma per fortuna a 300 mt dall’albergo.
A sera, c’è da smaltire qualche malumore del gruppo dovuto alle mancanze della giornata e a divergenze logistiche sulla giornata successiva. Il programma si spezza in più opzioni, per un gruppo masochisti è prevista una ulteriore visita al tempio sorto sul luogo di nascita di Krishna, per i goduriosi la possibilità di dormire e riunirci alla partenza… sempre se il pullman arriva, alle 9.00 direzione Agra.