Diario di viaggio.

Prossima tappa: Bikaner, meta intermedia verso Jaipur, la città più grande del Rajastan. L’autobus è un momento piacevole nonostante la durata del viaggio, letture e chiacchere ammazzano il tempo, si programma già un prossimo viaggio al sud.
Non sono la sola a pensare sempre alle prossime ferie!

Una sosta open toilet nel deserto, sabbia rossa e nuvole chiare sopra un cielo caldo. Abbiamo messo in fuga un gruppo di antilopi nella nostra ricerca della duna wc.

Altro albergo interessante, Hotel Lallgarh Palace, è addirittura sulla guida della Routard. È tuttora, per una parte, la residenza della moglie dell’attuale Maharaja di Bikaner.

Dopo 5 ore di autobus la doccia è la cosa più ambita. Diventa un po’ un tour de force, il tempo non è mai molto perché arrivando sempre dopo le 21, non si può rischiare di far chiudere la cucina. E poi c’è la solita tiritera dell’arrivo dei bagagli…
Insomma per fortuna ogni tanto adopero il cervello e attrezzo il bagaglio a mano con il necessario per la doccia! Che soddisfazione! Doccia, letto aggiunto (siamo sempre in camere da due in tre!) e cena, sigaretta e passeggiata!

L’edificio è molto coloniale, alti soffitti bianchi, trofei di caccia alle pareti, cortili interni, salottini in vimini. Delizioso il cortile interno con una terrazza centrale in marmo bianco. È addobbato con festoni, indaghiamo. Sono i preparativi per un matrimonio che avverrà il giorno dopo. Si sposano tre sorelle con tre fratelli, matrimonio misto hindu/mussulmano.
Ci invitano a rimanere, tanto gli invitati sono 4.000, cosa vuoi che faccia 19 occidentali in più o in meno?!

Vikram, la prima guida ci aveva spiegato che tuttora i giovani preferiscono rispettare la tradizione ed attenersi ai matrimoni combinati. La famiglia nel momento in cui il figlio o la figlia decidono di sposarsi, incarica un mediatore di trovare il partito giusto. I criteri? L’oroscopo, la casta, la posizione sociale.
Gli sposi si conoscono per poche ore prima del matrimonio e poi si rivedono alla cerimonia. Proveremo a spostare il nostro piano per poter rimanere, speriamo sarebbe una scena da film! Ancora rimuginando a questa possibile entusiasmante esperienza facciamo il giro attorno all’edificio fino a che una guardia ci ferma: zona off limits, della signora maharaja!