fatto in parte da me, in parte rubato a letture...
• abbigliamento • architettura e urbanistica
• cibo • religione • quotidiano • storia/potere

  • dhoti = «abbigliamento tipico delle caste contadine, solitamente tradotto come "perizzoma", ma il termine non rende giustizia all'eleganza serena e delicata dell'indumento. La Dhoti, può essere rimboccata e trasformarsi in un paio di braghe corte adatte a lavorare nei campi; se invece si allenta ha l'aspetto di un'ampia gonna lunga fino alle caviglie. Una dhoti si adatta al profilo del corpo in qualsiasi situazione, dalla corsa alla posizione seduta. A mezzogiorno cattura anche la minima brezza, ma allo stesso tempo ripara dall'aria frizzante dell'alba. È sobria e pratica, ma anche raffinata ed elegante. Gandhi scelse la dhoti per i suoi viaggi in Europa, nel periodo della lotta per l'indipendenza. Tuttavia, con buona pace del Mahatma, non si apprezza veramente la bellezza nobile e delicata di questo lembo di stoffa finché non si vive e si lavora insieme ai contadini indiani.» da Shantaram, G.D. Roberts
  • ekadasi = 11 giorni dalla luna piena o dall'assenza di luna, momento energico particolare in cui è propizio e rigenerante praticare digiuno
  • Garuda = veicolo, mezzo di trasporto della divinità Vishnu, divinità della "trinità" induista, raffigurato come metà uomo e metà aquila.
  • ghat = scalinate che immergono nel fiume, elementi unici, non riscontrabili nella cultura occidentale dove tra fiume e città spesso vengono poste barriere;
  • jali = graticci traforati che lasciano filtrare aria
  • karma = legge che regola l'universo, sulla base della causa effetto, legando le vite ad una ciclicità, al samsara.
  • Jainismo = la terza religione dell'India, vedi post Scimmie a Ranakpur
  • lassi = tipo aryan turco, ovvero yogurt leggero, con aggiunta di acqua, molto liquido, dolce e aromatico;
  • Maharana = i maharaja rajastani si chiamano così
  • mandapa = sala centrale del tempio induista, spesso forma circolare
  • masala = mix di spezie
  • masala tea = tipico tè indiano, fatto con te molto forte, aggiunta di latte e già zuccherato, servito caldissimo!
  • moksha = liberazione, la fine del ciclo delle vite, la fine del samsara
  • samsara = la ruota, il ciclo delle vite
  • tuc tuc = veicoli simili alle ape piaggio che affollano le strade indiane e effettuano servizio taxi
  • Sadhu = uomo santo, dedito alla spiritualità e non ad altro, ha un'unica tunica arancione e una brocca di metallo, vive della carità e dell'ospitalità degli altri
  • sati= il sacrificio praticato dalle donne hindu che si uccidevano buttandosi sulla pira funebre del marito; spesso agli ingressi dei Forti del Rajastan, seppur mussulmani, sono raffigurate formelle di terracotta con le impronte delle moglie sacrificate nel momento in cui il forte veniva preso dal nemico e il marito vinto.
  • Vishnu = divinità della "trinità"
  • Yantra = (da Wikipedia) "un termine sanscrito che indica vari tipi di rappresentazioni geometriche dalla forma semplice o più complessa e diagrammi simbolici, utilizzati come supporto nella concentrazione o per favorire l'assorbimento meditativo (samadhi). Il termine infatti significa originariamente "veicolo" o "mezzo" che conduce ad un'esperienza o conseguimento mistico (vedi sadhana). Gli yantra possono essere compresi nella categoria più ampia dei cosiddetti mandala o chakra utilizzata nella pratica di alcune tradizioni religiose di origine indiana come quelle induiste, nel Jainismo o nel Buddhismo anche fuori dall'India." Mio: le ragazze indiane li realizzano sulle porte di casa tutte le mattine, sono di buon auspicio. Molti i banchetti che vendono colori davanti ai templi. È facile vedervi padri che accompagnano le piccole figlie a scegliere i colori. Non ricordo in quale romanzo ho letto che una qualità di una donna da marito deve essere quella di realizzare dei yantra belli e precisi!